Antigone

di Jean Anouilh – Debutto 2019

Il dramma in un atto unico, scritto nel 1942 e rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1944, è ispirato all’omonima tragedia di Sofocle. Composto durante l’occupazione nazista della Francia, rielabora il mito adattandolo alla situazione storica vissuta dall’autore. Il debutto fu un insuccesso e suscitò un dibattito tra chi vi leggeva una difesa dell’ordine costituito e chi, al contrario, vi intravedeva un messaggio di ribellione, che dava risalto all’opposizione tra individuo e potere pubblico.

Narra che Creonte, re di Tebe, vieta di dare sepoltura a Polinice, accusato di tradimento perché ha tentato di assediare la città. Antigone, sorella di Polinice, si ribella e viola la legge imposta da Creonte. La mancata conciliazione tra i due personaggi porterà a un tragico epilogo. Nella rilettura del mito, la ricchezza di sfumature contrastanti dei protagonisti (Creonte tenero eppure implacabile, Antigone combattiva e nel contempo fragile) attualizza la tragedia e ci esime dal giudizio ponendoci di fronte a… un diritto violato/un gesto inutile, un desiderio di autoaffermazione, la ragion di stato, l’ineluttabilità del destino, le schiaccianti responsabilità di governo, il non voler capire, il non poter capire, il diritto al silenzio.