I ragazzi irresistibili

di Neil Simon – Debutto 2001

I meccanismi di una moderna vaudeville, che Neil Simon ha dato prova di conoscere a perfezione avvalendosi della sua pluriennale esperienza di autore di testi comici per sketches televisivi, sono la caratterista più accattivante di questo testo. Ma la caratteristica più appagante è che dietro a questi personaggi, apparentemente così disimpegnati, c’è una storia di persone che vivono e si muovono in una dimensione quotidiana, che parlano, si battono e si combattono in nome di piccoli e grandi ideali. Una storia in cui i personaggi si rifanno alla vaudeville non come ad un meccanismo teatrale a cui aderire ma piuttosto come ad una filosofia di vita, quasi un antidoto che renda più sopportabile la vita convulsa di una grande metropoli americana, la logica spietata del mondo dello spettacolo, l’inesorabile incedere del tempo che passa, reso ancor più inquietante da quello che avrebbe potuto essere e non è stato. I due protagonisti, Al Lewis e Willie Clark, erano due stelle del firmamento dello spettacolo uniti indissolubilmente da uno sketch proposto per 43 anni, che strappava sempre gli applausi della platea, ma divisi da piccoli rancori. Sono passati undici anni da quando hanno recitato insieme l’ultima volta e la loro vita ha seguito strade diverse: Willie per sentirsi ancora sulla breccia fa degli spot pubblicitari per prodotti di cui non ricorda mai il nome, procurati dalla paziente e costante nipote; Al è… felicemente in pensione. Arriva una proposta da uno studio televisivo che sta preparando una “storia della commedia”, uno special che dovrebbe includere naturalmente anche Willie e Al, la coppia “Lewis e Clark”, di nuovo insieme ma…

Inneschi apparentemente di poco conto, di cui Neil Simon si è servito per descrivere il mondo dello spettacolo in tutti i suoi aspetti, seguendo i suoi personaggi sul proscenio, durante lo spettacolo, nel gioco sempre nuovo di darsi le battute e i tempi, e poi nei camerini quando, tolto il costume di scena e levato il trucco, riaffiorano inquietudini e incomprensioni appena assopite dagli applausi. “Un teatro nel teatro”, mai definizione potrebbe essere così appropriata.

Finalista dell’11° Festival Teatrale Nazionale Castello di Gorizia (14 luglio 2001)
Al 6° Festival Nazionale di Teatro Città dei Fiori di Pescia (PT) vince il 3° Premio per la Compagnia e 1° Premio per il Miglior Attore Protagonista (20 ottobre 2001)