Le Signorine d’Avignone
di Jaime Salom – traduzione di Luigi Lunari – debutto 2024
“Un viaggio” alla ri-scoperta del nostro intimo, di quel che siamo per noi stessi, attraverso le vicende di un piccolo universo in cui si svelano, oltre l’apparente licenziosa realtà, squarci di umanità.
La storia è ambientata a fine ‘800, in una casa di tolleranza di Barcellona, dove vivono e lavorano quattro prostitute, una maîtresse e sua figlia.
Sono una piccola comunità scossa dai marosi di un contesto socio politico in fermento, una piccola zattera, una scialuppa di salvataggio che accoglie in sé e traghetta oltre il frastuono delle bombe e il rumoreggiare di una popolazione in fermento, quest’improbabile e affaticato equipaggio.
A immortalarlo non sarà uno scatto fotografico ma la dirompente e rivoluzionaria arte di un pittore visionario: Pablo Picasso. Frequentatore assiduo del bordello, sarà lui a fissare “le signorine” in un celebre quadro, rompendo schemi e stilemi della tradizione, scomponendo e fratturando tratti e fisionomie, sfondando pareti e piani alla ricerca del “non visto” e dell’oltre, dell’invisibile, che si cela in ogni essere umano.
Foto: Fiorenzo Franceschi